Storia della associazione
Perchè scegliere l'Associazione delle botteghe di Borgo Palazzo
Varcare la soglia di un negozio e trovare uno sguardo gentile, un sorriso ricco di esperienza, a volte tramandata, e la professionalità di chi desidera
soddisfare il cliente per ritrovarlo nel tempo. Incontrare lo stesso volto familiare, accogliente e rassicurante, non un viso anonimo. Questo è lo spirito dei commercianti che costituiscono la nostra Associazione.
Lungo uno dei Borghi storici di Bergamo si susseguono negozi dove instaurare un rapporto dal grande valore umano con persone che vogliono ricevere e conoscere i loro clienti, scoprire i loro gusti, proporre idee personalizzate e dare assistenza anche dopo l'acquisto.
I negozi di vicinato sono una grande risorsa per il quartiere perché lo rendono vivo e sicuro. Offrono prodotti di qualità, un servizio di controllo per la sicurezza e grande animazione durante tutto l’anno con progetti, intrattenimenti ed eventi. Fedeli al contesto vivono il Borgo con grande impegno civico verso i residenti.
Il borgo e attività culturali
L’Associazione favorisce e promuove le attività culturali ricreative sportive e le relazioni umane coinvolgendo tutte le realtà: parrocchia, oratorio, scuola d'infanzia, scuole primarie e secondarie, rete sociale. Salvaguardia e promuove le attività e la qualità della vita dei residenti, commercianti e fruitori del Borgo. Un quartiere “vivo” è un luogo “ricco”.
I presidenti dell' associazione
Franca Pedroni
Dall’esordio negli anni ‘90 il timoniere dell’Associazione è Franca, una donna pronta a lanciarsi senza rete dove nessuno era ancora arrivato. Il suo legame con il territorio e le persone che lo vivono è percepibile in ogni gesto, in ogni angolo, in ogni attimo. La sua presenza, che ha costruito una nuova realtà, la ritroviamo ovunque e resta in migliaia di modi sottili, eterei, impalpabili eppure potenti.
Roberto Marchesi
Dopo diversi anni l’Associazione aveva bisogno di qualcuno in grado di moltiplicare i pensieri e le visioni per nutrire il nostro Borgo. Roberto ha scelto di mettersi in gioco per il bene collettivo con la sua intensità comunicativa e visione accogliente, fatta di intuizioni e capacità, sempre proiettate verso la crescita.
Nicola Viscardi
A seguire non poteva mancare un giovane pronto a riempire il futuro con tutto ciò che di meglio il passato ci ha donato e con ciò che di meglio Borgo Palazzo diventerà. Una presenza carismatica e trascinante che sa anche alleggerire tutti i pesi, che cura sempre con attenzione e determinazione la forma e la sostanza di ogni progetto.
Domenico Giordano
Nel periodo più buio per il commercio Domenico si è ritrovato al comando. Il suo approccio vitale come una scala che puoi usare per salire o per scendere è stato provvidenziale. Lui sceglie sempre di salire con uno slancio e un’empatia rassicuranti, un pensiero fisso per tornare a usare questa vita e riempire tutto quello che ci circonda.
La Storia del Borgo
Borgo Palazzo è la via delle botteghe, dal sapore artigianale, la cui storia racconta di un palazzo eretto da Carlo Magno nella corte
Mongola nel Secolo VIII.
Tante visioni commerciali, artigianali e famiglie radicate nella tradizione che danno vita ad una realtà peculiare radicata nella città.
Il Borgo costituisce una tra le aree urbane più significative di collegamento tra la periferia bergamasca e il centro storico di Bergamo bassa.
Negli anni 90 l'associazione “Le botteghe di Borgo Palazzo” prende forma con la volontà di generare aperture e perseguire nuove soluzioni per la ristrutturazione di questo luogo.
Tra i fautori ricordiamo la signora Franca Pedroni devops Maxima Presidente che per prima si è impegnata con i cittadini e i commercianti nel sparigliare le carte, sperimentando e inventando un percorso, creandolo dal nulla nel momento stesso in cui lo percorreva, senza uno schema, ma con tante persone accanto.
Dopo molti anni Roberto Marchesi, Nicola Viscardi e l’attuale Presidente Domenico Giordano hanno portato l’Associazione e il Borgo oltre il perimetro con progetti ed iniziative che aprissero i confini restando sempre fedeli al nostro contesto e cuore.
